dinamolisi
a PRESENTAZIONE a
dinamolisia

ATLANTE

  



                                                                             


del tubero di rapa bianca

RAPA BIANCA

Il gesto è ampio, aperto, tutto proteso verso l'alto e l'esterno. L'intero sviluppo della dinamolisi si esprime nella parte più alta dell'immagine mentre la zona mediana mostra soltanto semplici abbozzi, timidi accenni di caratterizzazione e individualizzazione. 

Il significato dell'immagine è quella di un tipico alimento "salino", adeguato allo sviluppo e al sostegno dell'apparato sensoriale e cerebrale, adatto all' apertura, alla spregiudicatezza, alla libertà di pensiero. 

E ciò ...nonostante il detto "testa di rapa"! 


La rapa viene coltivata per la sua radice di forma tondeggiante, talvolta piuttosto tozza, ricoperta da una pellicina di colore rosso - violaceo, non edule (non commestibile). L’interno è formato da una pasta bianca o giallognola, a seconda delle varietà, leggermente spugnosa, di gusto lievemente dolciastro, tipicamente "alcalino", così come lo è il profumo. La si consuma generalmente cotta con burro od olio di oliva e sale, con panna e aglio o bollite e condite con olio, pepe e mentuccia.  E' uno dei protagonisti nella composizione della giardiniera ed è il componente principale di un tipico piatto friulano: la brovada (brovade in lingua friulana) è un piatto tipico della cucina friulana, usato per accompagnare carni arrosto o bollite, abbinabile con il vino. Si ottiene tagliando rape a colletto viola in piccole fettine (circa come i crauti) e cucinandole in padella. Il processo per ottenere le rape macerate nelle vinacce ha inizio alla fine della vinificazione. Le vinacce d’uva nera sgrondate dal vino sono lasciate in un contenitore da cui le si possano sgocciolare per parecchi giorni per ottenere l’acidificazione delle vinacce per tramite dei moscerini dell’aceto. Il processo di acidificazione può essere favorito impiegando il torchio: pressando le vinacce e lasciandole fermentare pressate uno o due giorni. Ottenute le vinacce acide, vi si aggiungono gli scarti di vino, la morchia che si recupera dai travasi e, se serve, un po' d'acqua. A questo punto non resta che cogliere le rape, tagliare la parte verde e operare un taglio a forma di scodellino sulla parte alta ottenendone una sede dalla quale entrerà l’aceto durante la macerazione. Le rape vanno poste in un contenitore a "tinozza", a strati, con la parte tagliata verso l’alto. Tra uno e l’altro strato s’interpone della vinaccia in modo da evitare che le rape si muovano. Su ogni strato si aggiunge poco sale marino e sopra si aggiunge il mosto acido che deve raggiungere il livello dell’ultimo strato di vinaccia per evitare che si formi della muffa. Nei primi giorni di macerazione controllare il livello del liquido per evitare che scenda e, nel caso, aggiungere aceto o acqua o vino. Il processo di macerazione dipende dalla temperatura e può variare da uno a due mesi dopo di che le rape si conservano ma con il giungere della primavera e quindi del caldo cominciano a degenerare. La brovada è però una pietanza invernale.
La "brovada carsolina"  ha preso il nome dalla sorella friulana, ma originalmente veniva detta «rava garba», cioè rapa acida.

Classificazione Scientifica :

Regno: Plantae 
Divisione: Magnoliopsida 
Ordine: Capparales 
Famiglia: Brassicaceae 
Genere: Brassica 
Specie: B. rapa 
Sottospecie: rapa 

Classificazione APG
Ordine: Brassicales 
Famiglia: Brassicaceae 

Nomenclatura binomiale 
Brassica rapa L. 

la nostra ricetta

Anatra alle cipolle e rape :

Numero di persone : 4
Preparazione : 40 min  cottura : 60 min
Costo : Ragionevole  -  Origine : Francia  - Difficoltà : Media
Ingredienti :
- 500g di rape fresche 
- 1 anatra da 1,5 kg 

- 40g di burro  
-  150g di cipolle -
- 1 cucchiaio di zucchero 
- 1 cucchiaio di miele 
- 35 cl di brodo di gallina 
- 1 bicchiere di vino bianco 
- 1 mazzetto odoroso  -  sale, pepe 


Preparazione :
Pela e lava le rape. Tagliarle a dadini. 
In una pentola a pressione, metti il burro e fai dorare l'anatra. 
Aggiungi sale e pepe. Aggiungi le rape, le cipolle pelate e lo zucchero. 
Mescola per qualche minuto. Versa il brodo di gallina, il vino bianco e il miele. 
Aggiungi il mazzetto odoroso. 
Copri e lascia cuocere per 60 minuti, per fare asciugare un po'il sugo. 
Togli dal fuoco e taglia l'anatra in pezzi usando un coltello affilato. 
Metti i pezzi di anatra su un piatto da portata insieme alle rape e alle cipolle. 
Versa sull'anatra il sugo che è rimasto nella pentola e servire.



Il valore nutritivo della rapa è piuttosto scarso: 100 grammi di parte edule contengono circa il 90 gr. di acqua, circa 4 di glucidi, alcuni sali minerali (230 mg. di potassio, 30 mg. di fosforo, 40 mg. di calcio e quasi altrettanti di sodio). Scarso il contenuto di vitamine salvo che per la vitamina C, di cui sono presenti più di 20 mg. per 100 gr. di parte edule.
Brassica rapa L. è una pianta della famiglia delle Brassicaceae largamente coltivata come ortaggio, di cui si consumano, secondo le varietà botaniche, le foglie, la radice, le cime fiorite, il seme oleoso. È una specie a ciclo riproduttivo biennale, perciò il ciclo di coltivazione può essere annuale o biennale a seconda del prodotto che si deve raccogliere. Alcune varietà di queste piante sono impiegate per esperimenti visto che necessitano una cura maggiore del dovuto per la quantità di luce, acqua e fertilizzante. Queste piante pretenziose sono ideali per esperimenti di botanica e di biologia di base, poichè crescono rapidamente, maturando in circa 40 giorni. Alcune versioni modificate geneticamente maturano in appena 28 giorni. Questo breve tempo di accrescimento rende tali piante più adatte per esperimenti delle altre, alcune di esse sono state inviate nello spazio per testare la germinazione. È una pianta idrofila che vive nella giungla.


      

  • Bertoldo e le rape....
    In questa tomba tenebrosa e oscura - giace un villan di 'sì brutale aspetto - che più d'orso che d'uom avea figura. 
    - Mentre egli visse Bertoldo fu detto. 
    -  Fu grato al re, morì con aspri duoli - per non poter mangiar rape e fagiuoli!

Epitaffio di Bertoldo da: Giulio Cesare Croce "Bertoldo, Bertoldino e Caccasenno"


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